PROGRAMMA DI AZIONE E COMUNICAZIONE SUGLI STRUMENTI DI GESTIONE DEL RISCHIO IN CAMPANIA

PROGRAMMA DI AZIONE E COMUNICAZIONE SUGLI STRUMENTI DI GESTIONE DEL RISCHIO IN CAMPANIA

Il mondo agricolo è sempre più alle prese con la necessità di salvaguardare la sostenibilità, economica, sociale ed ambientale a causa della situazione complicata dal momento storico che stiamo vivendo, equilibri geopolitici, cambiamento climatico, insetti alieni, solo per citare alcuni “mostri” con i quali quotidianamente il contadino deve confrontarsi. L’agricoltore, quindi, deve trovare tutti i modi possibili per tutelare il proprio lavoro e aumentare la resilienza dell’azienda agricola e per farlo è necessario conoscere tutte le opportunità che ci sono a disposizione. Questo, specialmente in un territorio come quello Campano dove è necessario tutelare le numerose produzioni di eccellenza della regione, basti pensare che la Campania conta ben 580 prodotti agroalimentari tradizionali, la prima a livello nazionale in termini numerici. Proprio per raggiungere questo obiettivo sono stati organizzati cinque incontri per fornire soluzioni concrete di mitigazione e adattamento ai cambiamenti che devono affrontare gli operatori agricoli. Soluzioni che vedono al centro un corretto approccio alla Gestione del Rischio.

Sono stati oltre 500 gli agricoltori che hanno presenziato ai cinque appuntamenti organizzati da Asnacodi Italia e Condifesa Campania.


đź“ŤTappe a Caserta, Salerno, Benevento, Avellino e Napoli!


âś… Il presidente Albano Agabiti: “L'ambito agricolo si trova sempre più ad affrontare la necessità di preservare la sostenibilità economica, sociale e ambientale, complicata dalla situazione storica attuale, instabilità geopolitica, cambiamenti climatici e minacce come insetti alieni, solo per citarne alcuni. Noi agricoltori dobbiamo trovare modi per salvaguardare il nostro lavoro e accrescere la resilienza delle aziende agricole, esplorando tutte le opportunità disponibili. Soluzioni che ruotano attorno a un approccio corretto alla gestione del rischio”.


âś…Il direttore Andrea Berti: “Questi eventi rappresentano un'opportunità per approfondire le soluzioni e gli strumenti a disposizione degli agricoltori offrendo la possibilità di dialogare con esperti della gestione del rischio in agricoltura, provenienti da enti pubblici e privati, un momento di imprescindibile importanza per tutti noi”. 

Gli incontri, si sono svolti in una regione dove i volumi assicurati sono scarsi rispetto alle superfici ed alle colture praticate, infatti, in Campania secondo il rapporto ISMEA sulla gestione del rischio in agricoltura del 2023 si evidenzia che il rapporto fra valori assicurati delle produzioni vegetali e produzione ai prezzi di base è in Campania al 2,2%, fra i più bassi, a fronte di una media nazionale del 21%. Il ridotto ricorso agli strumenti per gestire i rischi potrebbe far pensare che la Campania non sia soggetta a rischi, purtroppo non è così, secondo i dati elaborati da Radarmeteo, infatti, risulta che il territorio è molto esposto a situazioni di siccità estrema e, più che in passato, a ondate di gelo, vento forte e grandine. Un quadro che dimostra come sia fondamentale mettere gli agricoltori in condizione di avere una più attenta percezione dei rischi e gli strumenti per tutelarsi, polizze, fondi mutualistici, innovazione tecnologica, ecc. 

Gli eventi sono stati proprio l’occasione per conoscere in maniera approfondita e dettagliata le soluzioni e gli strumenti a disposizione dell’agricoltore, questo grazie alla possibilità di dialogare con i maggiori esperti della gestione del rischio in agricoltura, pubblici e privati.
I temi sono stati approfonditi da rappresentanti del Ministero dell’agricoltura, foreste e sovranità alimentare, della Regione Campania, delle organizzazioni agricole, della Associazione nazionale di rappresentanza delle compagnie di assicurazione e riassicurazione, degli enti pubblici direttamente gestori di importanti fasi, quali AGEA ed ISMEA, di enti di ricerca quali Radarmeteo e Hypermeteo, affiancati sempre dagli esperti del Condifesa Campania e dai vertici di Asnacodi Italia.