Successo per la seconda edizione del festival agri risk management

Successo per la seconda edizione del festival agri risk management

Conclusa la seconda edizione del Festival Agri Risk Management organizzato da Co.Di.Pr.A. a Madonna di Campiglio in collaborazione con Condifesa di Bolzano e Asnacodi Roma. Sul palco si sono alternati esperti di PAC, Intelligenza Artificiale e agricoltura digitale.

La seconda edizione del Festival Agri Risk Management ha visto la partecipazione di oltre 200 esperti provenienti da tutta Italia per confrontarsi sulla futura Politica Agricola Comunitaria (PAC), le nuove tecnologie e gli strumenti innovativi per la gestione del rischio in agricoltura.

Il Festival, tenutosi a Madonna di Campiglio lo scoro 22 e 23 marzo, ha visto due momenti di approfondimento tecnici e uno sportivo con il secondo Trofeo Agri Ski Itas.

 

Il convegno sul futuro della PAC

Il primo momento di approfondimento è stato organizzato sabato pomeriggio con il convegno dal titolo “L’agricoltura cambia, serve innovazione. PAC e intelligenza artificiale possono convivere?”.

Un pomeriggio iniziato con i saluti iniziali portati da Giorgio Gaiardelli e Stefan Klotzner, rispettivamente presidente di Co.Di.Pr.A. e Condifesa Bolzano, Fabrizio Lorenz, presidente di Itas nonché main sponsor del Festival. L’evento è entrato nel vivo con la presentazione di Kathrin Rudolf (responsabile bilancio della Commissione Europea) la quale ha illustrato lo stato di avanzamento della nuova PAC (Politica Agricola Comune) e quello che sta succedendo a livello internazionale nei settori agricoli europei, delineando quali saranno obiettivi e strategie della PAC post 2020. Angelo Frascarelli (professore dell’Università di Perugia e massimo esperto nazionale per quanto riguarda la PAC) ha avuto il compito di trasportare la visione europea a livello nazionale spiegando come sarà il nuovo PSRN (Piano di sviluppo rurale nazionale) e quali saranno criticità e vantaggi del futuro Piano Nazionale.

I due temi caldi per il futuro dell’agricoltura nazionale, ma non solo, sono stati dibattuti all’interno della tavola rotonda “l’applicazione del PSRN, quali prospettive per polizze e fondi contributivi” moderata da Antonio Boschetti (direttore de L’Informatore Agrario).

Il pomeriggio è continuato con l’intervento di Andrea Simoni (segretario generale della Fondazione Bruno Kessler) il quale ha voluto raccontare alla platea le potenzialità e le criticità dell’Intelligenza Artificiale impiegata a supporto delle decisioni, anche in ambito agricolo. L’influenza del digital farming in agricoltura è stato esplorato da Sergio Menapace (direttore della Fondazione Edmund Mach), evidenziandone l’importante ruolo che potrebbero avere le nuove tecnologie in particolare nei confronti dei cambiamenti climatici. Entrambi i relatori hanno sottolineato il ruolo e l’approccio innovativo di Co.Di.Pr.A. proprio nell’affrontare le numerose sfide in atto anche attraverso percorsi di ricerca condivisi a partire dai Partenariati europei per l’innovazione (PEI) che il Consorzio ha attivato.

Subito dopo gli interventi dei due esperti si è tenuta una seconda tavola rotonda, moderata da Fabrizio Stelluto (presidente nazionale Argav), proprio per andare a toccare con mano i casi di successo e conoscere le sperimentazioni in corso sulle frontiere dell’agricoltura che hanno toccato innovazione, gestione del rischio, sistemi di supporto alle decisioni e tecnologie satellitari.

Sul palco è salito anche Fabian Capitanio (professore dell’Università di Napoli e membro della commissione ministeriale per la gestione del richio) che ha raccontato come i nuovi scenari agricoli si innesteranno nella necessaria nuova visione per la gestione del rischio in agricoltura.

L’innovazione deve passare fondamentalmente dall’agricoltore ha spiegato Paolo Nicoletti, direttore generale della Provincia Autonoma di Trento. Nicoletti ha voluto sottolineare l’importanza di innovare e di trovare risposte concrete ma che siano sostenibili per il mondo agricolo provinciale che deve scontare alcune problematiche a partire dalla frammentazione aziendale. Un problema che la provincia è riuscita a trasformare in opportunità grazie alla forte aggregazione che rappresenta il comparto agricolo provinciale.

Herbert Dorfmann, europarlamentare, ha spiegato che il lavoro fatto sulla gestione del rischio in questi anni può definirsi buono, anche per questo sarebbe utile non modificare in maniera importante tutto l’assetto per non scontrarsi con problematiche di adeguamento che andrebbero a intaccare e rallentare tutto il sistema. Obiettivi raggiunti anche grazie al regolamento Omnibus, la riforma di medio termine della PAC, che ha permesso di rispondere alle richieste avanzate a livello nazionale ed europeo dai Condifesa di Trento e di Bolzano.

Per tirare le fila del convegno è intervenuta Giulia Zanotelli, assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca della Provincia di Trento che ha voluto evidenziare il ruolo fondamentale e di fulcro del sistema di gestione del rischio in provincia del Condifesa che ha lo scopo di valorizzare i vantaggi competitivi per le imprese agricole, Condifesa che possiamo definire il braccio operativo dell’assessorato. Stumenti finanziari e di gestione del rischio in cui credo – evidenzia l’assessore – e sempre più importanti per l’imprenditore agricolo al fine di permettere una sostenibilità dell’azienda.

Il compito di chiudere il convegno è stato affidato ad Albano Agabiti, presidente Asnacodi, il quale ha spiegato l’importanza di fare sistema per affrontare le numerose sfide che sono state delineate nel futuro dell’agricoltura dai relatori. Ulteriore sottolineatura di Agabiti ha riguardato lo sblocco dei pagamenti da parte di Agea a favore degli agricoltori provinciali, regionali e nazionali, dove Asnacodi ha rivestito un ruolo di primaria importanza in qualità di portavoce dei condifesa con il Ministero

La serata è stata allietata dalla cena di gala tenuta all’interno del salone Hofer dell’Hotel Des Alpes di Madonna di Campiglio che ha visto uno speciale menù studiato appositamente per l’occasione dallo chef stellato Sabino Fortunato.

I workshop, un momento di approfondimento

La due giorni di Madonna di Campiglio è continuata la domenica mattina con 6 workshop tematici di 1 ora che hanno trattato temi riguardanti la gestione del rischio in agricoltura e non solo, che hanno coinvolto tutte le figure professionali presenti durante il Festival.

La formula prevedeva che ogni partecipante potesse seguire i workshop in totale autonomia, a seconda del proprio interesse. L’apertura e la chiusura dei tavoli è stata affidata a Paolo Nicoletti (direttore generale della Provincia Autonoma di Trento) che ha illustrato le 6 aree dei workshop e ha dialogato con i responsabili dei diversi tavoli. Un dialogo che ha permesso di far emergere il ruolo fondamentale dell’agricoltore nell’innovazione, che deve essere sempre a supporto della sostenibilità, economica, sociale ed ambientale.

Una formula innovativa che segue le linee guide Horizon2020 dove relatori e partecipanti siedono allo stesso tavolo per dare vita ad un confronto diretto e riuscire a dare specifiche risposte al mondo agricolo, un approccio definito bottom up, dal basso, dove l’agricoltore e le sue esigenze restano al centro del confronto.

 

Il secondo Trofeo Agri Ski Itas

La giornata di domenica ha visto anche la premiazione del secondo Trofeo Agri Ski Itas. La gara di slalom gigante si è tenuta sulla pista Fis 3Tre di Madonna di Campiglio è ha visto partecipare circa 50 sciatori. Un momento informale sulle piste del comprensorio di Madonna di Campiglio per concludere gli importanti lavori congressuali.

Così il podio femminile: Elke Dollinger, Cristina Camanini e Patrizia Gentil

E il podio maschile: Roberto Monsorno, Walter Caldonazzi, Davide Zanini

 

 

Di seguito riportiamo il programma dei 6 workshop in dettaglio

 

Area Economica

Responsabile del tavolo: Filippo Manfredi (Fondazione Caritro)

I workshop: Il contesto economico del Trentino-Alto Adige, dati e prospettive di mercato

A cura di Massimo Fedrizzi (La Finanziaria Trentina) e Romano Masè (Provincia Autonoma di Trento)

 

Area Big Data

Responsabili di tavolo: Lorenzo Giovannini (Università di Trento)

II workshop: I big data: potenzialità e limiti per l’agricoltore, dal meteo all’intelligenza artificiale

A cura di Steno Fontanari (MPA Solutions – Enogis), Andrea Piazza (Meteotrentino), Stefano Corradini (Fondazione Edmund Mach)

 

Area Sostenibilità

Responsabile del tavolo: Luciano Pilati (Università di Trento)

III workshop: La sostenibilità in agricoltura è solo una questione di conti?

A cura di Marco Tonni (Studio Sata), Michele Manica (Manica spa) e Fabian Capitanio (Università di Napoli)

 

Area Rete

Responsabile del tavolo: Gregorio Rigotti (Provincia Autonoma di Trento)

IV workshop: I contratti di rete, un’opportunità per il mondo agricolo

A cura di Giulia Martinelli (SLM Studio Legale Marchionni & Associati) e Luigi Rivieccio (Gi.Pro.)

 

Area Finanza

Responsabile del tavolo: Davide Donati (LaCassaRurale)

V workshop: Investire in azienda, cosa sapere su fondi pubblici e privati? Controllo di gestione, contributi, tassi, ed altro.

A cura di Patrizia Gentil (Studio Tax Consulting) e Giovanni Razeto (Ismea)

 

Area Digital

Responsabile del tavolo: Pietro Bertanza (Co.Di.Pr.A.)

VI workshop: Il digital farming e i trattamenti sovrachioma, esiste un nesso?

A cura di Claudio Ioriatti (Fondazione Edmund Mach) e Alberto Puggioni (Netafim)

 

Tutte le slide e ulteriori informazioni al sito: http://www.condifesaeventi.it/atti-del-convegno-e-foto-2019/